lunedì 14 gennaio 2008

Fondamentalismo religioso e Fondamentalismo anti -religioso

Fino a qualche decennio fa, l'analisi delle relazioni fra stati, anche sotto l'aspetto delle relazioni internazionali, era fondamentalmente un'analisi fra autorità statali e nazionali.
Oggi il contesto globale è radicalmente mutato e si va incontro ad una responsabilità sovrastrutturale e transnazionale: Unione europea, Nato, Nazioni Unite...
Sotto l'aspetto culturale il vero punto di discussione odierno rimane, però, quello della interrelazioni fra differenti società culturali.
Spesso l'analisi e solo fra paesi definiti occidentalizzati e paesi definiti non occidentalizzati, ma questa definizione non consente un'analisi più dettagliata e particolare del contesto.
Habermas affermava che ogni società deve avere delle caratteristiche precise: norme morali, condotta comportamentale comune e religione.
Proprio quest'ultima è divenuta (paradossalmente) il vero punto di scontro fra culture: l'integralismo culturale contro quello cattolico.
Questo scontro è logicamente fittizio e fatto dagli uomini per motivazioni tutt'altro che religiose, ma in realtà vi è un punto su cui è necessario riflettere...
L'incontro e non lo scontro fra civiltà vi può essere solo nel momento in cui si è consci della propria identità e tradizione...
Come è possibile discutere sulle differenza per trovare un punto di incontro se non si conosco i propri caratteri peculiari che definiscono le differenza?
Papa Benedetto lo disse anni or sono, da cardinale, con l'analisi sul relativismo, ed oggi si trova a dover affrontare proprio questo aspetto in "prima persona".
I fatti della sapienza denotano due aspetti: primo che le minoranza, in questo caso solo 69 professori, sono in grado di prevalere sulla maggioranza spesso troppo silenziosa, secondo non solo la perdita ma il rifiuto concreto della propria identità da parte di molti.
La nostra tradizione è legata indissolubilmente con il cattolicesimo, questo non significa un obbligo alla fede, quanto piuttosto un riconoscere la propria identità e rispettare le convinzione altrui, perché ormai accade che il Papa ed il cattolicesimo sono diventati il vero nemico da combattere mentre i veri integralismi religiosi sono un aspetto su cui riflettere...
E se fosse dovuto intervenire alla sapienza il Rabbino di Roma vi sarebbe stato la stessa contrarietà da parte di alcuni professori e studenti?
L'integralismo religioso è un profondo male della società, ma la nostra società deve prestare attenzione a quell'integralismo anti-religioso che combatte le convinzioni altrui e disperde i valori alla base della nostra tradizione.




Il Secolo